Qual è il posto migliore per osservare le stelle? Molto probabilmente risponderete un posto buio. Bravi!
Un posto silenzioso? Beh si, anche! Avete detto un posto su una montagna? Ma nooo, così è troppo facile!!
Io, le stelle, le studio sotto una montagna! Precisamente protetto da 1400 metri di roccia sotto le pendici
del monte Gran Sasso, in un esperimento nel più grande laboratorio sotterraneo al mondo: i Laboratori
Nazionali del Gran Sasso.
Lo so che mi prendete per matto, ma se mi date tempo vi spiego facendo un passo indietro.
È noto che le stelle hanno una vera e propria vita: nascono, si evolvono e muoiono esattamente come noi,
solo su tempi molto più lunghi! L’elisir di lunga vita che permette loro di brillare a lungo è l’energia emessa
da processi di fusione nucleare che avvengono nella loro parte centrale, nel quale due nuclei più leggeri
generano sia nuclei più pesanti che l’energia menzionata prima.
Mediante catene di reazioni di fusione, nel cuore delle stelle si formano nuclei sempre più grandi che
permettono agli astri di vivere decine di miliardi di anni!
Alla morte della stella, tutto il materiale generato viene lasciato in eredità all’interno universo e permette
di generare stelle di generazioni successive nonché i pianeti e tutto ciò che c’è su di essi!
La comprensione di tali meccanismi è cruciale per costruire modelli teorici sempre migliori su come le stelle si evolvono e come l’universo è diventato come lo osserviamo adesso, quindi un po’ come scoprire le
nostre origini!
Citando il mitico astronomo Carl Sagan “L’azoto nel nostro DNA, il calcio nei nostri denti, il ferro nel nostro sangue, il carbonio nelle nostre torte di mele sono stati creati all’interno di stelle in collasso. Siamo fatti di polvere stellare!”
La branca della fisica che se ne occupa si chiama astrofisica nucleare e uno degli esperimenti più importanti si chiama LUNA (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics).
Il suo cuore è un acceleratore di particelle costruito con lo scopo di riprodurre in laboratorio le reazioni di fusione alle stesse energie a cui avvengono nelle stelle e misurarne la sezione d’urto, quantità che indica la probabilità che un processo si manifesti. Al contrario di quello che potremmo pensare, questo non è affatto semplice: la densità atomica delle stelle è elevatissima e irriproducibile in laboratorio. Se nel Sole, ad esempio, avvengono miliardi di miliardi di miliardi di miliardi (no, non è un errore di battitura, è proprio questo il numero!! ) di reazioni al secondo, in laboratorio abbiamo spesso a che fare con pochi eventi al giorno che sarebbero nascosti da segnali detti segnali di fondo ambientale.
Per eliminare questi eventi LUNA è installato nei Laboratori sotterranei del Gran Sasso, sotto una montagna che assorbe i raggi cosmici e dove il fondo è ridotto di un milione di volte rispetto alla superficie terrestre in quello che viene chiamato SILENZIO COSMICO. Questa caratteristica rende l’esperimento praticamente unico al mondo e nella mia presentazione ve ne svelerò i segreti più profondi!