Parole di Scienza – SCRIGNO

Ora

Dalle 21:42 alle 21:54

Dove

Parco Rossani

Enti proponenti

UniBa

Referenti

Morena Miciaccia

Tipo di attività

Presentazioni

Destinatari

Per tutti

Discipline

Farmacia

«Quando sarà finalmente disponibile una cura per il cancro?», «com’è possibile che
nonostante i progressi della scienza e della ricerca, non ci sia ancora una soluzione
definitiva per guarire tutti i tumori?». Queste sono solo alcune delle domande che mi sono
state rivolte sia come ricercatrice che come divulgatrice scientifica. La risposta sta nel
genoma. All’interno di ogni nostra cellula, il DNA è uno scrigno di informazioni: contiene
tutte le istruzioni necessarie perché esista la vita. Si tratta di una enorme mole di dati, fatta
di affascinanti simboli in codice, sequenze ordinate di molecole, che se fossero parole
riempirebbero almeno cinquecento volumi di una enciclopedia! L’evoluzione è stata molto
attenta e meticolosa nel realizzare meccanismi di correzione quando questa quantità di
dati viene trasmessa da una generazione all’altra. Alcuni potrebbero esclamare che siamo
perfetti… ma non è proprio così! Come nel linguaggio informatico, anche nel nostro
organismo, nonostante tutto, possono verificarsi errori che arrestano il sistema, lo
mandano in tilt, e che possono essere la causa di tumori. Per curarli, è fondamentale
individuare queste “sviste” e poi correggerle. Molto spesso l’evento finale coinvolge una
specifica proteina, che diventa incapace di assolvere alla sua funzione biologica,
causando di conseguenza la malattia. Negli anni, la ricerca scientifica ha fatto passi da
gigante e sono state condotte moltissime ricerche di laboratorio e cliniche, in cui lo
scrigno è stato aperto e il DNA analizzato, in modo da studiare tutte quelle componenti di
carattere genetico coinvolte. Per decenni si è pensato semplicemente a correggere gli
effetti di queste mutazioni, non la mutazione in sé, ossia l’informazione sbagliata: una
sorta di “tampone” che non rimuove il problema dalla radice. L’idea rivoluzionaria delle
ricercatrici e dei ricercatori è quella di riscrivere la porzione di DNA, lo specifico gene
mutato, al fine di controllare tutti quei “rimescolamenti” e possibilmente correggerli:
fantascienza fino a poco più di due decenni fa!

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